L’ultimo passaggio formale per l’approvazione definitiva era il via libera da parte del Garante della Privacy
La disability card è stata pensata per semplificare e sburocratizzare la quotidianità delle persone con disabilità. «Uno strumento volto a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, che consentirà loro l’accesso agevolato a beni, luoghi e servizi», ha detto il ministro per le Disabilità Erika Stefani. L’ultimo passaggio formale era il via libera da parte del Garante della Privacy, arrivato nei giorni scorsi. Si conclude così un percorso iniziato cinque anni fa con la ratifica del protocollo relativo alla tessera europea di invalidità. A siglarlo, nel 2016, furono Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia, Romania, Italia. Eravamo rimasti solo noi, tra quelli aderenti, a doverla attivare.
La disability card servirà ad agevolare gli spostamenti tra Paesi europei, ed avere benefici in quei suddetti Paesi. Soprattutto nei settori culturali, delle attività ricreative, dello sport e dei trasporti. A rilasciarla sarà l’Inps. A richiederla potranno essere i soggetti in condizione di disabilità o non autosufficienti. I titolare della Eu disability card potranno chiedere le agevolazioni previste esibendo la sola carta, senza ulteriori documenti.
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