L’iniziativa parte dalla proposta fatta poco più di un anno fa dall’ex parlamentare del M5S Alessandro Di Battista
Programmi e progetti finalizzati alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica. Prevede questo il protocollo siglato tra il Mite e il ministero delle Politiche giovanili che istituisce il “Servizio civile ambientale e per lo sviluppo sostenibile”. 20 milioni di euro di fondi stanziati per l’anno in corso e per il prossimo. Metà dal ministero della Transizione ecologica e metà dalle Politiche giovanili. Un servizio che servirà ad avere nuovi operatori volontari negli enti territoriali. Questa opportunità permetterà inoltre di valorizzare le competenze nella green economy, nell’economia circolare, nella valorizzazione delle biodiversità, nella lotta allo spreco alimentare. E ancora nella lotta al marine litter, nello sviluppo sostenibile e di nuove tecnologie legate all’ambiente.
L’iniziativa parte dalla proposta fatta poco più di un anno fa dall’ex parlamentare del M5S Alessandro Di Battista e da Lapo Sermonti del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo dell’Onu. Proposta che a sua volta si ispirava al progetto Green New Deal del 2019 della deputata statunitense Alexandria Ocasio-Cortez, che mira ad un’economia a zero emissioni entro dieci anni.
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Per il ministro delle Politiche giovanili Fabiana Dadone «oggi il futuro si costruisce e si protegge con le competenze ambientali, oggi conoscere e studiare mettendo in pratica le proprie conoscenze è difendere non solo la patria ma il pianeta intero. Oggi responsabilità, rispetto, onore e disciplina sono valori tutti proiettati verso l’ambiente, pensate agli incendi, ai terremoti, all’inquinamento, alla scarsità idrica». Uno strumento che permetterà ai giovani di avere un «approccio consapevole alla sostenibilità e alla interconnessione tra la dimensione ambientale e quella sociale ed economica», ha aggiunto la Dadone.
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