Nella giornata di ieri l’Istat ha pubblicato il rapporto sull’offerta di asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia relativi all’anno scolastico passato. Secondo i dati dell’istituto di ricerca e statistica i posti attivi sul territorio nazionale erano 13.145, dei quali il 51 per cento pubblici. I posti coprivano il 24,7 per cento dei potenziali utenti, quindi meno di uno su quattro. La percentuale resta sotto il 33 per cento fissato dall’Ue per il 2010.

La percentuale di copertura varia da regione a regione. Si va dal 47 per cento della Valle d’Aosta al 9 della Campania. Il 12,4 per cento delle famiglie non ha iscritto i figli al nido per la spesa che si aggirava mediamente sui 1.570 euro nel 2015, fino ai 1.996 del 2017. Anche nel caso della mancata iscrizione per questioni di portafogli la differenza tra nord è sud è sostanziale. Al nord è al 17, al centro all’11,3, mentre al sud al 7,2 per cento.

Il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra ha sottolineato che «la manovra economica prevede risorse che le famiglie potranno utilizzare per usufruire degli asili nido, ma purtroppo non tutte potranno beneficiarne perché, come conferma l’Istat, in tante parti del Paese tali strutture non sono presenti».



SULLO STESSO ARGOMENTO POTREBBERO INTERESSARTI:

Voucher asili nido, bene per Legacoopsociali

Asili nido gratis da gennaio