Le t-shirt SonoSalvo realizzate dalla Coop la La Forza del silenzio e dal laboratorio Everytink a Casal di Principe in un bene confiscato ai Casalesi
Leader della band al femminile Mujeres Creando. Protagonista del documentario di Raitre Caìne di Amalia De Simone, che racconta l’esperienza sociale in due carceri femminili. La cantautrice napoletana Assia Fiorillo ci ha abituati a lanciare messaggi sociali non solo nelle sue canzoni, ma anche nell’outfit. Come farà in occasione della finale del premio Lunezia, dove indosserà i pagliacci disegnati da Salvo, un bambino di 9 anni che ha un disturbo dello spettro autistico. Durante il primo lockdown Salvo ha cominciato a disegnare clown di vari colori. Disegnare è la sua passione, tanto che ne è pieno anche il fascicolo del neuropsichiatra che lo segue. I pagliacci del lockdown sono diventati un marchio per le t-shirt SonoSalvo realizzate dalla coop la La Forza del silenzio e dal laboratorio Everytink a Casal di Principe in un bene confiscato al clan dei Casalesi dove lavorano anche dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico.
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Martedì 31 agosto Assia Fiorillo si esibirà sul palco della storica rassegna La Versiliana a Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca, con la canzone Qualcosa è andato storto. Il messaggio che l’artista napoletana vuole lanciare con questo brano è che ci sono punti deboli che possono diventare armi preziose. «È una cantilena contro la sofferenza, in questo caso per la perdita di un amore. Il suono ha una funzione quasi catartica, oltre ad essere un espediente musicale, e stavolta mi pareva adatto alla storia di Salvo e alla sua poesia che con i clown ci invita ad uscire dalla sofferenza del lockdown salvi», spiega Assia Fiorillo. I pagliacci si rincorrono anche nella canzone. E uno di loro a canta Ua-hoo, il riff del ritornello.
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(foto Raffaella De Luise)