Il videoclip Qualcosa è andato storto anticipa l’uscita del disco di Assia Fiorillo del prossimo 5 gennaio. Qualcosa è andato storto, ma non lo sapremo fino alla fine del videoclip, perché lo short movie musicale è girato tutto in reverse. E questo significa che la cantautrice napoletana ha dovuto imparare a cantare all’inverso. Un esercizio difficilissimo e fortemente voluto da Assia che ha ideato il videoclip perché non si disperdesse nemmeno un secondo di una storia al contrario dove ci sono un uomo prepotente e violento e una donna che nella paura cerca un modo per difendersi. E così alla fine il contrario forse si realizza e si sublima.

«L’idea del reverse mi girava in testa da moltissimo tempo», spiega Assia Fiorillo, non nuova alle sperimentazioni, tanto che l’anno scorso ha frequentato a lungo due carceri femminili traendo ispirazione anche da questa esperienza. È buio pesto e c’è un mazzo di fiori nel cassonetto dei rifiuti mentre le auto sfilano al contrario sull’asfalto bagnato.

Un video realizzato da due giovanissimi e talentuosi registi, Erica De Lisio e Ivan Mazzone, che hanno puntato tutto su una fotografia narrativa con inquadrature sbollate e soluzioni esasperate in funzione della storia, dell’intimità e dello squilibrio di potere tra i protagonisti. In attesa del 5 gennaio, giorno della presentazione e dell’uscita del disco festeggiata con un concerto-evento al teatro Tam. Per quell’occasione la direttrice del carcere di Fuorni, Rita Romano, ha chiesto al tribunale di sorveglianza di regalare una serata di normalità alle donne ancora detenute protagoniste del documentario di RaiTre Caine insieme con Assia. Per quell’occasione ci saranno anche le ragazze che nel frattempo sono tornate in libertà.

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