Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato alla unanimità la proposta di legge presentata dal Pd
Secondo l’Istat nel 2020 il 9,4 per cento della popolazione viveva in povertà assoluta. Le Regioni del Mezzogiorno sono tra le più colpite. Anche se non mancano dati allarmanti in altre aree del Paese, come in Lombardia. In Puglia vivono molte persone in condizioni di marginalità. Tra queste ci sono senza ombra di dubbio – come altrove – i senza fissa dimora. Nella sola città di Bari pare che vivano tra i 500 ed i 550 senzatetto. Il 53,7 per cento dei quali in condizioni di indigenza da almeno due anni. Senza dunque cure mediche. In un periodo in cui c’è stata – e continua ad esserci – una pandemia mondiale.
Sulla scorta di questi numeri, il Consiglio regionale della Puglia ha approvato alla unanimità la proposta di legge per l’assistenza sanitaria a chi vive in strada. Dopo il passaggio in III commissione, la legge dovrà essere approvata in via definitiva in Consiglio regionale. Una proposta presentata dal Pd regionale che prevede anche l’assegnazione di un medico di base. Ad oggi impossibile per gli homeless, in quanto la normativa in materia prevede che per la richiesta di un medico di famiglia sia necessario un domicilio. «Questo significava meno prevenzione, meno cura, meno dignità. Soprattutto per le persone che vivono già in condizioni di difficoltà economica e sociale», ha sottolineato Donato Metallo, primo firmatario della proposta di legge.
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