L’assistenza ai rifugiati nelle zone di confine

L’assistenza ai rifugiati nelle zone di confine

L’intero ricavato sarà devoluto a Fondazione Cesvi, presente in Ungheria a Záhony e in Romania a Sighet per supportare i rifugiati

Dallo scorso 25 febbraio la pagina Instagram @putinpeace sta raccogliendo opere d’arte da tutto il mondo come un urlo contro l’invasione russa. “The gallery will close when the war is over” è una raccolta di arte e cultura contro la guerra. All’attività social, i fondatori Fabrizio Spucches, Andreana Ferri ed Umberto Cofini, hanno affiancato sin dal primo momento azioni concrete, anche con viaggi nelle zone di guerra per raccogliere testimonianze nei centri di accoglienza e sui mezzi in fuga. Dal 1 al 10 aprile si terrà invece l’iniziativa Peace of Art. Un’asta benefica online in collaborazione con Catawiki, a favore di Fondazione Cesvi, organizzazione umanitaria impegnata nell’assistenza ai rifugiati nelle zone di confine.

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L’intero ricavato sarà devoluto a favore di Fondazione Cesvi, presente in Ungheria a Záhony e in Romania a Sighet per supportare i rifugiati attraverso l’accoglienza alle frontiere. Sui territori al confine Cesvi offre protezione, servizi essenziali, assistenza legale, riposo e gioco, soprattutto per mamme, bambini, anziani e persone con disabilità. Inoltre, in collaborazione con i partner europei di Alliance2015 continua a essere presente in Ucraina per assistere gli sfollati garantendo aiuti umanitari e kit medici.

Per condividere immagini, video, fotografie contro la guerra e per sostenere il progetto sui social si può taggare @putinpeace ed usare lìhashtag #putinpeace. L’asta benefica si terrà sul sito www.catawiki.com.

@dalsociale24

(foto Fabrizio Spucches/PutInPeace)

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