Il preludio al sesto Global strike del prossimo 9 ottobre
Dopo il lockdown tornano a manifestare gli attivisti del Fridays For Future. I giovani che lottano contro i cambiamenti climatici scendono oggi in piazza in occasione del Global Day of Climate Action. Ovviamente non è un corteo, vietato dalle prefettura per le misure anti Covid. Una manifestazione in piazza con tanto di mascherine e distanziamento sociale. Le manifestazioni non si terranno solo in Italia, ma in tutto il mondo. Così come il prossimo 9 ottobre, quando i giovani ambientalisti scenderanno in piazza per il sesto Global strike.
Settembre è sempre stato un mese importante per le questioni ambientali. Dal World Cleanup Day che quest’anno è giunto alla sua terza edizione a Puliamo il mondo che si terrà questo fine settimana, e che rientra anch’esso tra gli appuntamenti del Wcd gestito in Italia da Let’s do It! Italy. Quest’anno il mese di settembre può segnare una ripartenza, anche sul piano ambientale. Anche grazie alla campagna #RitornoAlFuturo, il programma in sette punti lanciato a luglio dal Fridays col sostegno di diversi scienziati.
Tra le richieste del movimento nato da Greta Thunberg l’introduzione dell’educazione alla lotta ambientale e climatica, l’istituzione di progetti di educazione ambientale tenuti da esperti, l’estromissione dal finanziamento di progetti di educazione ambientale di enti come Eni. Per fare ciò servono soldi. Fondi che potrebbero arrivare dal Recovery fund. Almeno è quello che chiedono gli attivisti. Non si discosta da questa riflessione il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, secondo il quale il 37 per cento di quelle risorse deve essere investita nel green.