L’autorità europea antiriciclaggio

L’autorità europea antiriciclaggio

La proposta è partita dall’assessore alle Attività produttive del Comune di Palermo, Giuliano Forzinetti

Promuovere il funzionamento efficiente del quadro dell’Unione in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo. Questi i confini entro i quali opererà Amla, la nuova autorità europea antiriciclaggio. La costituzione del nuovo organismo è stata approvata dalla Commissione europea all’interno di un pacchetto di proposte legislative di contrasto al riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

L’Ue si è dotata di norme antiriciclaggio già nel 2018. Norme che rafforzano i controlli sui Paesi terzi a rischio e potenziano inoltre il ruolo delle autorità di vigilanza finanziaria. È necessario però adattare le norme ai rischi delle innovazioni tecnologiche, come le valute virtuali, alla crescente integrazione dei flussi finanziari nel mercato interno. E ancora alla globalizzazione delle organizzazioni terroristiche, capaci di sfruttare i punti deboli del sistema.

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«Una valida strategia di contrasto del crimine organizzato deve incidere sulle sue basi economiche e cioè su quella vastissima rete di beni e rapporti economici destinati al mantenimento e all’esercizio dei poteri criminali», ha sottolineato l’assessore alle Attività produttive del Comune di Palermo, Giuliano Forzinetti. L’Italia, in termini di contrasto economico alle organizzazioni criminali e, più in generale al riciclaggio, è uno dei Paesi in prima linea.

È partita proprio dall’assessore Forzinetti la candidatura di Palermo a sede dell’Autorità europea antiriclaggio (Amla – Anti money laudering autorithy). Il Comune siciliano ha già predisposto l’atto di indirizzo per la costituzione del comitato promotore. Per Forzinetti, «la collocazione di tale organismo europeo a Palermo avrebbe un forte valore simbolico anche per le tante vittime che hanno sacrificato la loro vita nel perseguimento della lotta alla mafia e nell’inseguire i capitali frutto di traffici illeciti. Si tratterebbe di un riconoscimento importante anche per l’Italia, in particolar modo nell’anno in cui cade il trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio».

@dalsociale24

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