Martin Adler è un giovane americano, figlio di immigrati ebrei ungheresi, poco più che ventenne decide di arruolarsi e partire per combattere il nazifascismo in Europa. Prova sulla propria pelle l’odio razziale da parte di alcuni commilitoni, ma non demorde e nel 1944 sbarca alle pendici del Vesuvio. Per esorcizzare l’orrore della guerra scatta centinaia di foto e disegna cartoline, che spedisce alla famiglia in America. Durante la sua permanenza a Napoli nasconde tre bambini per salvarli dai tedeschi. Il soldato Adler non manterrà comunicazioni con questi bambini, troppo piccoli, ma ma sempre sperato di poterli riabbracciare. Questa storia la racconta Matteo Incerti nel libro I bambini del soldato Martin (Corsiero editore).

Grazie a un appello lanciato sui social network, questo desiderio si realizza. Lo scorso dicembre con la figlia Rachelle ha lanciato un messaggio sui social nella speranza di ritrovare quei tre ragazzini. A rilanciare l’appello è proprio Matteo Incerti, che viene poi contattato da uno di quegli ex bambini. Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi conoscono così l’identità dell’uomo che li ha tratti in salvo. E con una videochiamata possono parlargli. Oggi Martin Adler ha 97 anni e può riabbracciare quei bambini ormai adulti.

Questa mattina Martin Adler è tornato al Monaldi, l’ospedale napoletano dove venne ricoverato per tre mesi nel 1945. Questo pomeriggio è stato al Monte Faito. Domani alle 18.30 in piazzetta Aldo Masullo al quartiere Vomero a Napoli avrà luogo la presentazione del libro di Incerti alla presenza del protagonista, dell’attrice Claudia Federica Petrella che leggerà alcuni brani del libro e della mezzosoprana Francesca Curti Giardina che eseguirà canzoni dell’epoca accompagnata alla chitarra dal maestro Nicola Campanile. Gli eventi sono organizzati dalla libreria Io Ci Sto e dall’associazione ‘N Sea Yet. Nel corso dell’appuntamento Martin Adler raccoglierà fondi in solidarietà con alcuni suoi disegni.

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