La Louise Michel è partita il 18 agosto dal porto spagnolo di Burriana
Non solo ong. Anche i privati finanziano il soccorso in mare di migranti. L’ultimo a lanciarsi in questa avventura umanitaria è lo street artist britannico Banksy. La Louise Michel, chiamata così in onore di un’anarchica femminista francese, ha già soccorso 89 persone nel Mediterraneo centrale. Tra loro anche 14 donne e 4 bambini. La nave, partita il 18 agosto dal porto spagnolo di Burriana, ora cerca un porto sicuro dove far sbarcare i migranti.
I dieci membri dell’equipaggio hanno background diversi. Tutti hanno esperienza di operazioni di ricerca e soccorso. Tutti si definiscono attivisti antirazzisti e antifascisti. Un progetto femminista come si evince dal nome del natante e dal colore rosa. Per questo solo le donne dell’equipaggio possono parlare a nome della Louise Michel.
Sulla barca battente bandiera tedesca è raffigurata un’opera dello stesso Banksy. Si tratta di una ragazza che indossa un giubbotto di salvataggio e tiene una boa di sicurezza a forma di cuore. Il progetto vuole infatti riunione una serie di lotte per i diritti. Dalla giustizia sociale a quelli delle delle donne e delle persone lgbtqi. Dall’uguaglianza razziale all’ambientalismo ai diritti degli animali.
Ciro Oliviero