In molti Paesi europei i governi incentivano i trasporti pubblici locali, tagliando le tariffe o garantendone la gratuità. In alcune città, come Napoli e Milano, nei mesi scorsi le tariffe del tpl sono invece aumentate. Disincentivando, di fatto, l’utilizzo dei mezzi pubblici. C’è però chi si muove in direzione opposta. Come Bari. Il costo dell’abbonamento al trasporto pubblico locale nella città pugliese passerà dagli attuali 250 a 20 euro annui. Un abbonamento quasi gratuito, che ha l’ambizione di incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale.

«Una misura amica dell’ambiente e del portafoglio che rientra in un sistema più ampio che prevede numerosi investimenti sul trasporto pubblico: dall’acquisto dei nuovi autobus a una migliore offerta dei servizi di mobilità», ha dichiarato il sindaco di Bari. I mancati introiti dovuti al taglio del costo dell’abbonamento saranno coperti da 5 milioni di euro provenienti dai fondi europei del Pon Metro. Il programma coinvolge 14 città italiane.

In un post su Facebook Decaro ha sottolineato che nei prossimi giorni sarà attivata un’agevolazione speciale per tutti i cittadini che Bari è la prima città italiana ad adottare questa politica in favore della domanda di mobilità sostenibile. Il sindaco e presidente dell’Anci ha aggiunto che nei prossimi giorni saranno rese note le modalità per accedere alla misura. Questa in corso di attivazione non è la prima scelta di Bari verso la mobilità sostenibile. La città ha infatti avviato progetti per costruire piste ciclabili e potenziare il trasporto pubblico locale.

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