Cresce la povertà estrema. Questo il messaggio che viene fuori dal rapporto “Bene pubblico o ricchezza privata?” di Oxfam presentato oggi al Forum economico mondiale di Davos. Il tasso annuo di riduzione della povertà estrema è calato del 40%. Crescono anche i ricchi. Nel 2018 del 12%, al ritmo di 2,5 miliardi di dollari al giorno.

Lo studio di Oxfam evidenzia le responsabilità dei governi «in ritardo nell’adottare misure efficaci per contrastare la disuguaglianza galoppante» dato che «servizi essenziali come la sanità e l’istruzione continuano a essere sottofinanziati, la lotta all’elusione fiscale ristagna, mentre le grandi corporation e i super-ricchi contribuiscono fisicamente meno di quanto dovrebbero».

IN ITALIA
Nel 2018 nel Belpaese il 20 per cento più ricco possedeva il 72 per cento della ricchezza. Il 5 per cento dei ricchi addirittura possedeva più del 90% della fetta più povera della popolazione.

Non si sono fatte attendere le reazioni politiche e sindacali italiane. Tra i primi ad intervenire vari esponenti del M5S che hanno sottolineato quanto sia a maggior necessario sostenere le famiglie italiane attraverso il reddito di cittadinanza alla luce di quanto evidenziato dal rapporto. «La Uil – ha dichiarato il segretario confederale, Domenico Proietti, – ritiene necessario intervenire per rimuovere la distorsione nella distribuzione della ricchezza, usando la leva fiscale, contrastando efficacemente il fenomeno dell’evasione fiscale, attuando politiche redistributive».



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