I beni confiscati di Napoli

I beni confiscati di Napoli

L’incontro a San Giovanni a Teduccio dove è intervenuta l’assessore Clemente

Il quartiere dell’area est di Napoli San Giovanni a Teduccio è stato al centro delle cronache negli ultimi mesi. Per mesi non si è fatto altro che contare i proiettili. Il fatto che ha smosso gli animi delle istituzioni si è verificato venti giorni fa all’ingresso della scuola Vittorino Da Feltre. In un agguato è stato ucciso un uomo davanti al nipote e agli altri bambini che stavano per entrare a scuola. A pochi passi dal luogo dove si è verificato quel fatto sorge un bene confiscato alla camorra. Ieri sera in un salone della chiesa San Giuseppe e Madonna di Lourdes, anch’essa nel rione Villa, si è tenuto un incontro tra le istituzioni e le realtà del territorio.

All’incontro con le associazioni dell’area est di Napoli e con alcune delle realtà che gestiscono i beni confiscati a Napoli ha preso parte l’assessore con delega ai Beni Confiscati, Alessandra Clemente. Con lei il presidente della commissione Scuola al Comune di Napoli, Luigi Felaco. Un momento di confronto sulle necessità del quartiere e sul tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati. Dalla riunione è emerso che il Comune di Napoli sta lavorando per mettere a bando il bene confiscato che insiste su quell’area di San Giovanni a Teduccio e diversi altri presenti in città.

Redazione
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