Il futuro di beni confiscati in Emilia

Il futuro di beni confiscati in Emilia

Su proposta arriva dalla presidente del Tribunale di Reggio Emilia, Cristina Beretti

Un protocollo per la gestione dei beni sequestrati e confiscati è stato siglato ieri in Emilia-Romagna. Su proposta della presidente del Tribunale di Reggio Emilia, Cristina Beretti, il protocollo è stato sottoscritto tra la Regione e gli attori socioeconomici del territorio.

Il protocollo prevede l’istituzione di un Tavolo tecnico per la gestione dei beni. Ci sarà un’attenzione particolare sulle imprese coinvolte in provvedimenti giudiziari. Un aspetto al centro del quale ci sarà la salvaguardia del lavoro. Un protocollo che ricalca quello siglato col Tribunale di Bologna. Rimettere in circolo il più rapidamente possibile i beni confiscati è un altro punto chiave dell’intesa.

«L’obiettivo – ha detto l’assessore regionale alle Politiche per legalità, Massimo Mezzetti – è rimettere in circolo il più rapidamente possibile ciò che, da simbolo della presenza e dell’arroganza mafiosa, può andare a vantaggio della collettività».

In Emilia sono presenti 125 beni confiscati, di cui 36 a seguito del processo Aemilia. A oggi i beni immobili confiscati in Emilia-Romagna risultano 125 di cui 36 a seguito del processo Aemilia. In provincia di Reggio Emilia i beni immobili confiscati definitivamente sono 13. Dal 2011 a oggi sono stati sottoscritti dalla Regione Emilia-Romagna 25 Accordi di Programma su 15 beni immobili confiscati, cofinanziati con un contributo regionale di oltre 1,5 milioni di euro.

Redazione
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