Domani alle 11 sarà presentata l’iniziativa di accoglienza dei bimbi saharawi che poi frequenteranno campi estivi e attività sociali organizzate a Quarto
Nel bene confiscato al clan Polverino a via Campana a Quarto sono ospitati da un anno un albergo gestito da persone con disabilità, un gruppo appartamento ed un centro diurno. Un luogo simbolo del clan che un anno fa è diventato simbolo di legalità. E da oggi si arricchisce di internazionalità. L’Albergo Diverso da oggi ospita dodici bimbi del popolo Saharawi. Nelle prossimi due settimane i piccoli ospiti saranno sottoposti ad accertamenti e cure mediche, delle quali non potevano disporre nel campo profughi dove erano ospiti. I bimbi saharawi poi faranno amicizia con i loro coetanei di Quarto e frequenteranno campi estivi e attività sociali organizzate nel comune flegreo.
Domani alle 11, presso il bene confiscato, sarà presentata l’iniziativa di accoglienza del Comune di Quarto su richiesta del governo della Repubblica araba democratica dei Saharawi e dell’associazione Bambini senza confini. All’iniziativa prenderanno parte, tra gli altri, il consigliere delegato ai beni comuni della Città metropolitana di Napoli, Antonio Sabino, gli assessori alle Politiche sociali e alla Legalità di Quarto, Angela Di Francesco e Raffaella De Vivo. Ed ancora il presidente di Bambini senza confini, Fulvio Rino, il responsabile dell’albergo diverso, Giovanni Esposito, il presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il referente di Casa Mehari, Ciro Biondi.
L’accoglienza di cittadini in fuga nei beni confiscati è stata già sperimentata in questi mesi. A marzo l’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha avviato il censimento degli immobili per ospitare i rifugiati ucraini. Tra gli immobili confiscati selezionati ce ne sono anche otto a Napoli.
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