Una ricetta antispreco, che ha consentito all’attività di attivare una collaborazione con app food antispreco, quali Too Good To Go e Squiseat
Il pane è uno degli alimenti di base per eccellenza. Ma è, purtroppo, anche uno di quelli maggiormente cestinati. Sia in casa che nelle attività di vendita, come forni e ristoranti. Ma il pane raffermo si presta a diversi usi. Dalle polpette alle torte di pane fino alla birra. Come fa il Forno Brisa di Bologna. Una ricetta antispreco, che ha consentito all’attività di attivare una collaborazione con app food antispreco, quali Too Good To Go e Squiseat. E in ultimo la qualità dei lievitati li ha portati alla premiazione con il Cook Awards 2021 del Corriere. «Abbiamo dedicato il nostro nuovo store, aperto a luglio proprio di fianco al laboratorio, alle politiche antispreco. Qui trovano finalmente spazio, in vendita a prezzo ribassato, tutti quei prodotti che per difetti estetici altrimenti verrebbero scartati», ha raccontato al Corriere il fondatore del panificio, Pasquale Polito.
Non sono i primi – e si spera neanche gli ultimi – a realizzare una birra dal pane invenduto. Lo scorso anno avevamo raccontato l’esperienza della birra 166, un progetto dei Magazzini Sociali, attivo a Potenza da dicembre 2014. Un progetto simile esiste anche in Sardegna. A realizzare la Pane Liquido è il birrificio Rubiu nella Sardegna sud occidentale, a Sant’Antioco.
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