Sguardi sul contemporaneo tra azioni di contrasto e valorizzazione della cultura della legalità
Realizzato nell’ambito di un Accordo di programma con la Regione Emilia-Romagna Narrare le mafie giunge alla terza edizione. Il progetto ha come obiettivo principale quello di porre al centro dell’azione di contrasto ai fenomeni criminali la formazione trasversale, nonché la condivisione delle buone pratiche. Sguardi sul contemporaneo tra azioni di contrasto e valorizzazione della cultura della legalità. Questo il titolo dell’edizione 2020 della rassegna che gode del patrocinio di Avviso Pubblico.
«Nel territorio emiliano-romagnolo la presenza delle organizzazioni mafiose è sempre stata silente e poco percepita. Nonostante i processi tenuti nella nostra città, come ad esempio Black Monkey e Amelia ancora in corso, la cittadinanza a tutti i livelli ha, con fatica, avvertito il pericolo della sempre più crescente infiltrazione mafiosa e, negli anni, il suo progressivo radicamento», ha detto la consigliera di fiducia del sindaco per la Legalità, Giulia Di Girolamo.
Il progetto si articola in due fasi. Al via dal 5 novembre percorsi formativi online per professionisti ed amministratori, con il riconoscimento di crediti formativi. I corsi sono organizzati nell’ambito dell’Osservatorio permanente per la legalità e il contrasto alla criminalità organizzata del Comune di Bologna, in collaborazione con Avviso Pubblico. In passato oltre 400 persone hanno preso parte a questa azione del progetto.
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La seconda fase è rivolta agli studenti e alle loro famiglie con il percorso Educalè. Nelle passate edizioni hanno partecipato al progetto oltre 3mila studenti bolognesi. «È importante che gli studenti e le studentesse non vivano i fenomeni mafiosi come troppo distanti, da 20 anni sappiamo che non è così. La diffusione di una cultura della legalità è il primo antidoto al proliferare della criminalità organizzata», ha dichiarato l’assessore alla Scuola Susanna Zaccaria.