Realizzato dal Comitato Cittadino Boscotrecase in piazza Matteotti, dove sorge l’ex stazione della Circumvesuviana
Da sei anni a Boscotrecase, in provincia di Napoli, il comitato cittadino realizza un presepe. Hanno iniziato con la sola natività. Poi hanno aggiunto un pastore e due pecore. Poi il bue e l’asinello. Poi altri pastori come la lavandaia e l’acquaiuolo. Questi ultimi che si muovono meccanicamente. «Fino alla scorso anno veniva montato in piazza Matteotti, quella dell’ex stazione della Circumvesuviana». A raccontarlo è Adelina Magnaneo del Comitato Cittadino di Boscotrecase.
L’opera veniva realizzata in piazza anche per permettere il passeggio dei cittadini all’interno del presepe. Quest’anno, causa pandemia, è stato realizzato all’interno dell’ex stazione. La particolarità del presepe è che viene realizzato con materiali da riciclo. I pastori sono realizzati con ferro vecchio. Gli abiti con stoffe recuperate. La strutture esterna era realizzata con la potatura delle viti del Vesuvio e con i sacchi vecchi della calce.
«L’idea – racconta Adelina Magnaneo – è nata sei anni fa con varie postazioni per recuperare una piazza che era abbandonata. Quest’anno lo abbiamo allestito in una sola settimana in formazione ridotta. L’augurio è che sia una speranza per uscire dall’emergenza e poter lavorare con calma al presepe del prossimo Natale». Poco distante un’altra opera realizzata dal Comitato Cittadino di Boscotrecase. Un albero di natale composto da mattonelle. «Anche in questo caso l’idea, che ci è venuta durante il lockdown di aprile, è di rinascita. Le mattonelle che ci erano arrivate sono 1500. Speriamo di poterle affiggere tutte sempre per il prossimo Natale», chiosa Adelina Magnaneo.