Le autorità centrali hanno preparato un nuovo pacchetto di misure
Il quotidiano bosniaco Glas Srpske annuncia questa mattina un pacchetto di norme per contrastare il paesaggio illegale di migranti nel Paese. Secondo il quotidiano il governo discuterà tali misure nella seduta di giovedì. Nelle indiscrezioni riportate dal Glas Srpske tra le misure previste dal governo centrale bosniaco la costruzione di “barriere” nelle zone di maggiore passaggio dei migranti. Il pacchetto dovrebbe prevedere anche la possibilità di dispiegare forze armate al confine.
Ad oggi la polizia di frontiera controlla 83 valichi. I passaggi maggiormente interessati dall’ingresso dei migranti sono i valichi di Trebinje, Zvornik e Visegrad, al confine con la Serbia. Quelli maggiormente utilizzati per uscire dal Paese sono i valichi di Velika Kladusa e Izacici, al confine con la Croazia. I Paesi di maggiore provienza risultano essere Pakistan, Bangladesh, Iraq, Siria, Afghanistan.
Secondo le stime del govermo bosniaco la rotta bosniaca è stata attraversata nel 2018 da 23 mila migranti. Dall’inizio di quest’anno il flusso in entrata sarebbe pari a 9.081 persone. Fino all’inizio di giugno sono circa 5mila i migranti fermati al confine, come riferisce la polizia di frontiera. La situazione più difficile si registra nel cantone dell’Una-Sana, al confine nord-occidentale con la Croazia, dove è presente il centro di accoglienza Vucijak, criticato dall’Unione europea.