Ai docenti di sostegno manca la preparazione per l’insegnamento del braille agli studenti ipovedenti. «Pur mettendoci la buona volontà, sono impreparati», sottolinea il presidente dell’Uici di Bologna, Andrea Prantoni.

In occasione della XII giornata nazionale del Braille, ieri e oggi, l’Uici e l’Istituto dei ciechi Cavazza, saranno presenti in due istituti della città. Sia il Cavazza che l’Uici organizzano corsi di braille, ma non basta. Le stime dell’Uicidicono che sul territorio nazionale ci sono circa 30 mila studenti ciechi ed ipovedenti.

Ieri Matera ha organizzato La cultura tra le mani, un evento sulla lettura braille. All’appuntamento presso l’ex ospedale San Rocco ha preso parte anche il presidente nazionale dell’Uici, Mario Barbuto. Un’occasione per approfondire e diffondere la conoscenza di uno strumento di accesso alla cultura per le persone cieche.

La tecnologia viene in sostegno della disabilità. Anche di questa disabilità. Oltre ad i sintetizzatori vocali scaricabili su qualsiasi smartphone sono stati realizzati dei tablet con un display Braille. Un nuovo prototipo è stato realizzato dalla studentessa dall’Università di Pisa, Gemma Bettelani, come abbiamo raccontato.



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In occasione della XII Giornata del Braille, Mercoledì 20 Febbraio, presso l’Ex Ospedale San Rocco di Matera ci sarà un evento dal titolo “La cultura tra le mani”, scelto dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

L’iniziativa ha lo scopo di far conoscere e approfondire uno straordinario strumento di accesso alla cultura e di emancipazione per le persone con disabilità visiva, che imparano a leggere e a scrivere sentendo le parole nascere sotto le loro dita.

Un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni a mettere in atto iniziative di solidarietà e politiche che agevolino una reale inclusione sociale, civile e morale dei cittadini ciechi e ipovedenti.

La tecnologia viene in sostegno della disabilità. Anche di questa disabilità. Oltre ad i sintetizzatori vocali scaricabili su qualsiasi smartphone sono stati realizzati dei tablet con un display Braille. Un nuovo prototipo è stato realizzato dalla studentessa dall’Università di Pisa, Gemma Bettelani, come abbiamo raccontato.



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