250 gli uomini dell’arma dei carabinieri che questa mattina all’alba hanno preso parte al blitz di Avellino. L’operazione ha visto l’esecuzione di 23 misure di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone. Le persone fermate sono accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, usura, estorsione, detenzione di armi e altri reati. L’operazione, denominata Partenio 2.0 arriva al termine di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia cittadina nei confronti del nuovo clan Partenio, operante ad Avellino ed in provincia.

Per il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo l’operazione di Avellino è «un’ottima notizia. I carabinieri, impegnati in una vasta operazione anticamorra, stanno eseguendo 23 misure cautelari chieste e ottenute dalla Dda di Napoli. E un duro colpo al nuovo clan Partenio che gestisce affari illeciti tra Avellino e altri comuni della provincia».

Anche il consigliere regionale Vincenzo Viglione sottolinea che si tratta di una «operazione che va salutata sicuramente con piacere, ma che come tutte le operazioni contro la camorra presentano sempre il rovescio della medaglia che è quello della continua presenza sul territorio e della continua ricerca di territori in cui rigenerarsi. Non che la provincia di Avellino sia immune dalla presenza camorristica, come racconta anche la recente relazione semestrale della Dia, ma sicuramente territori che fanno parlare meno di se per fenomeni criminali rispetto ad aree come quelle napoletane e casertane sono da sempre luogo di riparo per clan in cerca di riorganizzazione e di tranquillità. Tendenza che però non sfugge all’occhio particolarmente attento e allenato della magistratura e delle forze dell’ordine di casa nostra. Come dimostra il grande risultato di questa mattina».