Di temi concreti poche ombre sbiadite

Di temi concreti poche ombre sbiadite

Tra ignote candidature alla presidenza del Consiglio e quasi zero temi di vita quotidiana, questa potrebbe essere la peggiore campagna elettorale di sempre

In un Paese come il nostro dove la gente sta progressivamente perdendo ogni barlume di fiducia nella politica e nei confronti di partiti che sembrano aver smarrito completamente il loro ruolo di catalizzatori di idee e progetti con cui rispondere alle necessità della popolazione, intavolare una campagna elettorale (l’ennesima) sul discredito e sulla demonizzazione degli avversari è quanto di più distante da ciò che i cittadini si aspettano di ascoltare.

Siamo nel bel mezzo di una crisi climatica i cui effetti non sono solo ambientali, ma anche sociali, leggibili in un pericoloso incremento delle disuguaglianze in termini di reddito e di accesso ai servizi essenziali. Viviamo ancora in queste ore i pesanti strascichi di un’emergenza sanitaria planetaria che invece di affievolirsi sembra arricchirsi di nuove infezioni da combattere, con tanto di preoccupazione crescente nella popolazione. Per non parlare delle speculazioni energetiche che stanno impazzando attorno al conflitto in Ucrania che sembra sparito del tutto dai radar dei media, ma non dei prezzi dei carburanti e dell’energia che si ripercuotono giorno dopo giorno sul sacchetto della spesa sempre meno pieno e più salato.

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E intanto i sedicenti leader di partito discutono di improbabili quanto ignote alla Costituzione candidature alla presidenza del Consiglio, di posti da ministro, di ex ministri “mandati” in giro a disturbare ipotesi di alleanze somiglianti più a scommesse che a progetti politici con un minimo di concretezza. E di temi, reali, concreti e vicini al quotidiano di cittadini e famiglie, poche obre sbiadite.

Settembre è alle porte, l’ultimo referendum sulla riforma della giustizia ci ha detto tanto in merito alla partecipazione di cittadini che invece di essere informati vengono bombardati di urla e litigi trasmessi ad ogni ora del giorno e della notte dalla stragrande maggioranza dei talk televisivi. O si cambia registro e si scende dai piedistalli dorati, o le prossime elezioni saranno la vera e definitiva sepoltura della democrazia.

@VinsViglione

ex consigliere regionale della Campania

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