Il documento prevede la messa a bando anche di prodotti di packaging come borse, bottiglie di bevande, ma anche adesivi, ed oggetti del settore tessile
Nel 2019 meno del 10 per cento della plastica utilizzata in Canada veniva riciclato. Una percentuale così bassa che portò il governo guidato da Justin Trudeau a decidere per un cambio di passo. Dal 2021 il Paese avrebbe vietato la plastica monouso. Messi al bando sacchetti, bottiglie, coperchi per il caffè, cannucce, cotton fioc, bastoncini dei palloncini gonfiabili, bicchieri di polistirolo. Quest’ultima scelta avrebbe dato un bel colpo all’industria del fast food. Sulla falsa riga di quanto aveva deciso l’Ue attraverso la direttiva Single use plastic approvata in quello stesso anno.
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Una rivoluzione che non si è verificata. Anche complice l’emergenza da Covid-19, che ha bloccato molti Paesi nella riduzione della plastica monouso. Ora il Canada ci riprova. Due giorni fa il governo ha annunciato che la direttiva nazionale entrerà in vigore da dicembre 2023. Fra circa 18 mesi. Da quel momento sarà vietata la produzione, l’importazione e la vendita di prodotti in plastica usa e getta. Il documento approvato dal governo prevede la messa a bando anche di prodotti di packaging come borse, bottiglie di bevande, ma anche adesivi, ed oggetti dell’elettronica e del settore tessile.
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