Samuele Ciambriello ha evidenziato che i temi delle carceri e della giustizia non sono presenti in nessun programma elettorale
Ci sono dei temi che vengono tirato fuori dalla sacca del dimenticatoio solo in emergenza. E in campagna elettorale. Sopra ogni cosa i temi sociali. Ed infatti nelle ultime settimane si fa un gran parlare di disabilità, infanzia, scuola. Di diritti. Diritti negati, come quelli dei detenuti. Un mondo che è alquanto sconosciuto ai più. Non solo per la mancanza di frequentazione delle carceri. Ma anche per la totale mancanza di volontà di conoscerlo. Tra chi non conosce il mondo delle carceri ci sono senza dubbio i politici. A loro si è rivolto oggi il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello.
Il garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misura restrittiva della libertà personale, ha lanciato un appello alla politica in vista del voto. L’invito di Ciambriello è di visitare le carceri. Ed è rivolto ai candidati alle prossime Politiche. Almeno a quelli candidati in Campania. «Toccate con mano la realtà della detenzione, preoccupatevene, anche se non genera consensi. Dimostrate, candidati, che siete interessati al carcere, a tutte le problematiche che ruotano intorno all’esecuzione penale. Tornate a parlare di giustizia e inserite tra i tanti obiettivi quello di realizzare una riforma della giustizia», ha detto il garante.
Come ha sottolineato il garante dei detenuti della Campania i temi del carcere e della giustizia non sono tra le priorità di alcuno schieramento. Per Samuele Ciambriello i candidati dovrebbero passare del tempo con i reclusi. Ascoltare storie, esperienze, disagi, ingiustizie. «Il carcere esiste, non è e non può diventare una discarica sociale. Il tema della detenzione, così come quello della giustizia, che sia equa e certa nei tempi, riguarda tutti noi», ha aggiunto.
«Mi aspetto – ha concluso Ciambriello – che qualcuno dei candidati decida di spendere qualche ora del proprio tempo per visitare gli istituti di pena durante questa campagna elettorale e dire pubblicamente quale strategia lungimirante mettere in campo per migliorare la vita nelle carceri, depenalizzare i reati minori ed investire in misure alternative al carcere».
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