L’intervista al segretario del M5S in commissione Agricoltura al Senato
Dopo il via libera della Commissione europea il piano di interventi da 30 milioni rivolto alle regioni del sud Italia nel contrasto allo sfruttamento nel settore agricolo può partire. La notizia è giunta nel corso dell’audizione di lunedì in Commissioni riunite Lavoro e Agricoltura della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul fenomeno del caporalato in agricoltura.
«Il fenomeno del caporalato è una piaga decennale. Va affrontato e risolto. Se ne sta parlando in commissione congiunte Lavoro e Agricoltura alla Camera e anche le audizione stanno rilevando quelli che sono gli ultimi fatti di cronaca, ma anche le soluzioni che si posso intraprendere per superare questo fenomeno», ha detto il segretario del M5S in commissione Agricoltura al Senato, Francesco Mollame.
Mollame si è detto soddisfatto dell’approvazione del piano da 30 mln di euro destinato alle sei regioni meridionali per il contrasto al caporalato. «Serviranno – ha detto il segretario del M5S in commissione Agricoltura al Senato – a redigere i piani di integrazione, a migliorare le condizioni lavoro e di vita dei lavoratori stagionali».
Per il senatore Francesco Mollame gli interventi da mettere in campo nell’immediato riguardano anche il miglioramento delle condizioni di vita e di salute dei lavoratori. «C’è la possibilità di migliore il piano alloggi. Ma anche quello dei trasporti. Si tratta di misure che cercano di sconfiggere alla base questo fenomeno, cambiando il sistema di gestione», ha aggiunto Mollame.
Dal 2011 l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro sono diventati reato penale. «Per fermare i caporali? Infittire i controlli», chiosa il segretario del M5S in commissione Agricoltura al Senato, Francesco Mollame.
Ciro Oliviero