Tra gli enti firmatari anche Confcooperative Campania
Lo scorso marzo la Flai Cgil ha pubblicato il Primo quaderno del sulla Geografia del caporalato. Uno studio che affronta la questione caporalato sotto diversi punti di vista. Dopo la Puglia, la Campania è una delle regioni dove si registra il maggior numero di casi di sfruttamento del lavoro. Con delibera 284/2021 la Regione Campania ha istituito il Tavolo Regionale di contrasto al caporalato dovrà attuare gli obiettivi del programma Su.Pr.Eme. Italia. Per raggiungere un reale obiettivo di contrasto al fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori è necessario l’intervento dei corpi intermedi, enti del terzo settore, Inps, Inail, Anci, Prefetture.
Tra questi c’è anche Confcooperative Campania, che questa mattina ha sottoscritto con la Regione Campania ed altri enti il protocollo d’intesa di contrasto al caporalato. Alla ratifica erano presenti il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e l’assessore alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione, Mario Morcone. L’obiettivo è incentivare la collaborazione tra le parti firmatarie, sia nell’ambito dei reciproci impegni assunti che nei confronti degli enti di livello diverso, mettendo in campo interventi coordinati di risposta, di sensibilizzazione e informazione rispetto al fenomeno dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.
«Un documento di impegno per il rispetto della legalità e dei diritti di tante persone che sostengono, con il loro lavoro, la nostra economia. La cooperazione, come parte datoriale, si assume l’impegno di tenere alta l’attenzione sul tema e di contribuire in rete alla conoscenza del fenomeno e al suo superamento, sostenendo la divulgazione dei Ccnl di settore e la presa in carico delle esigenze dei braccianti, in sinergia con gli altri soggetti coinvolti, e promuovendo infine anche la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità presso le proprie associate e i loro soci», ha detto Nicola De Leonardis, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Campania.
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