Sono tre i ragazzi con disabilità che convivono in un appartamento messo a disposizione del progetto dal genitore di uno di loro
L’articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità regolamenta il diritto alla vita indipendente ed inclusione sociale nella società. Per permettere alle persone con disabilità di avere una vita indipendente è necessario accompagnarle, attraverso dei servizi. Sono diverse le esperienze in tutta Italia. Tra le ultime avviate c’è CasAmica di Anffas Crema. Sono tre i ragazzi con disabilità che convivono in questo appartamento messo a disposizione da Luciano Bressanelli, padre di uno di loro, che abita nell’appartamento accanto.
Vittorio fa un buon caffè. Filippo ama leggere il giornale. Alberto fa la polvere. In CasAmica ognuno ha le proprie peculiarità, ma insieme sanno fare gruppo. Vittorio, Filippo ed Alberto sono accompagnati da un assistente familiare. Durante la giornata sono seguiti da alcuni educatori dei servizi di Anffas Crema. Il progetto CasAmica è attivo da marzo e gode di un contributo regionale.
«È un’esperienza che consente alle famiglie di pensare alla delicata questione del Dopo di noi, durante noi. Consigliamo sempre loro di avvicinarsi con fiducia a questo tipo di progettualità, coinvolgendo il più possibile nelle scelte i loro figli o i loro familiari con disabilità, ascoltandoli nella progettazione del loro futuro», spiega la vicepresidente di fondazione Alba, Daniela Martinenghi. Per Anffas questa è «un’occasione per ampliare il novero dei servizi e rispondere così sempre più ai bisogni delle famiglie».
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