Giovedì 3 giugno la giornalista de La Repubblica sarà a Foqus per presentare il suo libro nel corso di un’iniziativa promossa da Ricomincio dai Libri
«Che fine hanno fatto i bambini?». Questa frase campeggiava su degli striscioni apparsi in diverse città italiane durante il primo lockdown. Scuole chiuse. Attività pomeridiane cancellate. Parchi chiusi. Nessuna attività all’aperto o fuori da casa poteva essere svolta dai più piccoli e dagli adolescenti. Per alcune di queste attività l’embargo è durato fino a poche settimane fa. Questa situazione ha portato la giornalista de La Repubblica, Annalisa Cuzzocrea, ad indagare sul perché bambini e i ragazzi non siano stati visti dal governo alle prese con l’emergenza Covid-19. Perché siano serviti mesi prima di rendersi conto di quali sarebbero state le conseguenze.
La Cuzzocrea ha fatto un lungo viaggio che l’ha portata dentro la sezione nido del carcere di Rebibbia ed ai Quartieri spagnoli di Napoli. E proprio ai Quartieri Spagnoli tornerà giovedì 3 giugno per la presentazione del libro che è scaturito da questa lunga ricerca. Appuntamento (ingresso gratuito previa prenotazione a info@ricominciodailibri.it) alle 18 presso la Fondazione Quartieri Spagnoli, sita in via Portacarrese a Montecalvario 69. Che fine hanno fatto i bambini (Piemme edizioni) è il primo libro del giro di presentazioni di Ricomincio dai libri, la fiera del libro di Napoli, in vista della prossima edizione. Tra i relatori l’ex ministro del Sud Giuseppe Provenzano, lo scrittore Lorenzo Marone, la presidente di Foqus Rachele Furfaro.
«Un evento che spalancherà le porte della nuova edizione di Ricomincio dai Libri che si terrà in autunno e consolida la collaborazione con la Fondazione Quartieri Spagnoli», dichiarano gli organizzatori di RdL. «Il testo di Annalisa Cuzzocrea affronta una tematica che è stata lasciata ai margini del dibattito politico e sociale, ovvero, quello dei bambini e di quale sarà il loro futuro nell’epoca post-pandemica. Un libro che ci deve far aprire gli occhi su cosa ci siamo lasciati alle spalle e, soprattutto, cosa ci può riservare il futuro. Dopo due terribili anni, bisogna ricostruire la nostra società partendo dai bambini», concludono gli organizzatori della Fiera.
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