Chiude la Nuova Cucina Organizzata

Chiude la Nuova Cucina Organizzata

Sulla vicenda si sono espressi il presidente dell’Antimafia Morra, la senatrice Castellone e il presidente di Federsolidarietà Campania Gaudino

Il 10 dicembre era stato approvato l’emendamento al ddl di Bilancio che proponeva l’assegnazione di un milione in più all’anno nel prossimo triennio per le cooperative sociali che prendono in gestione per la prima volta un bene confiscato. A presentare il documento il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra e la capogruppo del M5S in commissione Igiene e Sanità del Senato Maria Domenica Castellone. Una misura che lascia fuori realtà come quelle che da anni gestiscono beni confiscati in aree complesse come il casertano. Tra queste c’è la Nuova Cucina Organizzata gestita dalla cooperativa sociale Agropoli.

La cooperativa che porta avanti il ristorante attraverso l’inclusione di persone con disabilità o in altre situazioni di fragilità, ha annunciato lo stop delle attività a partire da gennaio 2020. Per Morra e Castellone il problema è causato dal sistema dei budget di salute. I due senatori sottolineano che il governatore della Campania ha imposto «i rimborsi dei servizi forniti dalle cooperative al 50% a carico della Asl e al 50% ai piani sociali di zona, ha messo in ginocchio queste realtà. Purtroppo, infatti, mentre le Asl liquidano i pagamenti nel giro di due-tre mesi, i piani sociali di zona sono in ritardo di due anni e queste cooperative si ritrovano a lavorare al 100 per cento con un ritorno del 50 per cento che sta mettendo pesantemente a rischio la loro sopravvivenza».

Si dice preoccupato anche il presidente di Confcooperative Federsolidarietà Campania, Giovanpaolo Gaudino, che evidenzia che queste esperienze si sostengono con i progetti terapeutico riabilitativi individuali. «Abbiamo proposto che anche i P.T.R.I., da servizi sociosanitari quali sono, fossero inseriti tra quelli per cui le Asl effettuano le anticipazioni ai sensi del decreto della Giunta regionale della Campania n° 282 del 2016. Inoltre – afferma Gaudino -, abbiamo proposto di strutturare una cabina di regia regionale sui budget di salute, composta da rappresentati dell’assessorato regionale alle Politiche sociali e del settore Sanità, degli Ambiti territoriali, delle Asl e del Terzo settore. Essa dovrà occuparsi di risistemare e rilanciare il meccanismo dei budget di salute, vegliando sulla loro destinazione e sulla loro gestione».

Redazione
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