Per l’associazione Napoli necessita di diventare una città più a misura d’uomo
I mezzi pubblici a Napoli non sono certo all’altezza della terza città d’Italia. Non sono affidabili neanche metropolitana e funicolare. Quella di Chiaia chiuderà a settembre perché è scaduta la revisione. La linea 1 della metro a giorni alterni chiude la tratta Garibaldi – Dante. Da ieri e fino al 5 chiusa per gli ultimi lavori in vista dell’apertura – dopo 20 anni di lavori – della stazione Duomo. Un servizio non all’altezza che, talvolta, non è neanche da città di provincia. Sarà anche per questo che molti preferiscono spostarsi con mezzi propri. Considerato il sovraffollamento cittadino quotidiano auto e motorini in sosta non lasciano spazio alle persone. Questa la denuncia di Cleanap, che lancia una provocazione costruttiva attraverso una protesta creativa.
«Un mix perfetto per il caos e l’inquinamento a discapito degli spazi pubblici per i cittadini. Una città del genere non è sostenibile per la comunità: è tempo di ripensare al modo e alle possibilità di fruizione degli spazi urbani», si legge nel comunicato. Per questo nella giornata di ieri un gruppo di volontari dell’associazione ha occupato simbolicamente un posto auto a via Costantinopoli. La prima sperimentazione creativa di Park(ing) Day a Napoli, esperimento open source nel recupero dello spazio pubblico, espressione concreta, provocatoria ed estemporanea di politiche generative di benessere collettivo urbano.
Per circa un’ora lo spazio è stato restituito alla collettività. Uno spazio in cui è stato possibile leggere, giocare, ospitare una lezione di scherma, valorizzare il verde. «Con questa azione simbolica, speriamo di aprire gli occhi e la mente della collettività, generando la richiesta di cambiamento, di nuovi scenari urbani e spazi ad uso pubblico. Speriamo che la prossima amministrazione condivida l’urgenza di restituire la città alle persone, non renderla appannaggio né delle auto, né esclusivamente delle attività privati, ma che ponga al centro il benessere collettivo», hanno evidenziato i volontari di Cleanap.
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