Con 197 voti a favore, 47 astenuti e nessun contrario ieri l’aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”. Quello meglio conosciuto come Codice Rosso e voluto dai ministri Bonafede e Bongiorno.

Tra le novità sostanziali previste dal testo di legge l’introduzione di una corsia preferenziale per le denunce concernenti i reati di maltrattamenti, violenza sessuale, stalking, di lesioni aggravate commessi in famiglia. «Ieri si è sicuramente fatto un passo in avanti sia per la tutela delle donne vittime di violenza che per la prevenzione di queste reati. Con la nuova legge il pubblico ministero deve sentire la vittima entro tre giorni. Un passo in avanti rivoluzionario se si considera che prima le denunce restavano sulle scrivanie a prendere polvere per mesi», commenta la criminologa Antonella Formicola.

«Un percorso lungo portato avanti attraverso la sensibilizzazione. Ora ne parliamo tutti. La risposta dello Stato è stata importante. Ora anche le donne sono più spronate a denunciare. Si sentono più forti», dice Antonella Formicola. Il testo, che elimina anche le attenuanti sul femminicidio, prevede «procedure snellite. Si attiverà – sottolinea la criminologa – una macchina di protezione intorno alla donna. Si è firmata una pagina molto importante per la violenza di genere nel nostro Paese».

Tra le altre norme contenute nel disegno di legge è previsto anche l’inasprimento delle pene sui reati di stalking (da sei mesi a 5 anni) e di violenza sessuale (da 6 a 12 anni), oltre che introduzione del revenge porn. Lunedì 22 il disegno di legge approda al Senato per la discussione, dopo aver ricevuto lo scorso 9 luglio il via libera della commissione Giustizia di Palazzo Madama.