Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese domani presiederà il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica proprio a Napoli
Pochi giorni fa l’irruzione nel centro Remida Napoli. Oggi il tentato ingresso nel centro Ciro Colonna. Succede tutto in poche centinaia di metri. Tutto nel quartiere Ponticelli. Ancora prima i danni alle scuole. Anche a San Giovanni a Teduccio. Napoli est è sotto attacco. Da mesi la criminalità – organizzata e non – agisce nuovamente indisturbata ai danni di cittadini, imprenditori, associazioni. Prima le bombe. Poi i furti, i danneggiamenti. È un segnale. E questo si sta verificando anche in altri comuni, come Afragola a nord di Napoli, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia a sud.
A seguito di queste azioni criminali i comitati di Liberazione dalla camorra dell’area sud, dell’area est e dell’area nord di Napoli hanno scritto al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che domani presiederà il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica proprio a Napoli. «Ci sono ampie zone del territorio napoletano dove la democrazia è sospesa e dove una minoranza costringe la popolazione a chinare la testa. La questione criminale deve entrare nell’agenda politica, si legge nella missiva».
Quelle dei comitati non sono semplici lamentele. Nel documento fatto pervenire alla titolare del Viminale ci sono anche delle richieste e degli spunti di riflessione puntuali. Dieci punti tra i quali l’installazione di telecamere e l’attivazione della videosorveglianza, il rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine. Ed ancora scuole, luoghi di aggregazione, impianti sportivi aperti di pomeriggio, bonifiche, rilancio economico e culturale.