Con l’inverno alle porte e l’aumento dei contagi da Covid-19 è necessario trovare un riparo alle persone senza fissa dimora. In molte grandi città le associazioni sono già al lavoro, come ogni anno. In alcuni casi anche grazie alla collaborazione delle amministrazioni territoriali. Come a Como, dove l’amministrazione provinciale ha messo a disposizione della città l’ex comando provinciale dei carabinieri di via Borgovico per farne un ricovero per senzatetto.

Le necessità quest’anno sono cresciute a causa della pandemia. Secondo una stima delle associazioni di volontariato presenti in città, sono circa 300 le persone senza fissa dimora che vivono a Como. Nella struttura di via Borgovico potrebbero essere creati circa 50 posti letto. La notizia ha smosso gli animi dei residenti che hanno promosso una petizione contro questa scelta. Tra le altre cose, nel testo della petizione si sottolinea la presenza di quattro scuole nel raggio di poche decine di metri dalla struttura.

Nella bozza delle petizione si legge che «riteniamo che la soluzione proposta, anzi imposta, sia lesiva addirittura dei diritti degli stessi senzatetto, posto che la conduzione da parte di associazioni che si occupano di volontariato non consentirà realisticamente la corretta gestione di ogni situazione di grave disagio dei soggetti che transiteranno e andranno a condividere la struttura, non da ultimo addirittura focalizzando il rischio del contagio tra gli stessi ospiti».



SULLO STESSO ARGOMENTO POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:

Roma, condominio sociale per senzatetto

Polonia, una casa rifugio per le persone senza fissa dimora

Da senzatetto a proprietari di casa