La scelta di mettere a bando i locali appare alquanto singolare, soprattutto in una fase storica in cui la periferia est di Napoli è una polveriera
Una rivoluzione che passa per la chiusura di spazio di socialità, aggregazione, cultura non può essere una rivoluzione felice. Non può esserlo per le decine e decine di ragazzi che ogni giorno, per cinque anni, hanno preso parte alle attività messe in campo dal teatro Nest e dallo spazio rigenerato, il cultural Hub Art 33 a San Giovanni a Teduccio. In questi cinque anni quei locali hanno ospitato il progetto nazionale giovaniartistixgiovaniutenti, i festival cinematografici Moviemmece, il festival del Cinema dei Diritti Umani, Catch the Moon, spettacoli teatrali, concerti, laboratori. E ancora i campi estivi di Libera, il sostegno alla didattica a distanza, i percorsi di Pcto, presentazioni di libri.
La scelta della giunta comunale di Napoli, su proposta dell’assessore ai Giovani Alessandra Clemente, di non rinnovare il contratto di quei locali appare alquanto singolare. Soprattutto in una fase storica in cui la periferia est di Napoli è una polveriera. La cronaca ci consegna gli atti criminali messi in opera soprattutto nel quartiere Ponticelli della stessa municipalità. A riassumere la vicenda è stata la presidente dell’associazione Gioco Immagine e Parole, assegnataria degli spazi, Maria Rosaria Teatro, in un video diffuso su Facebook.
«La messa al bando di questi spazi non riconosce la valenza sociale e culturale del lavoro svolto», sostiene Mariarosaria Teatro. Un bando «completamente assurdo ed illegittimo e per questo abbiamo deciso di non parteciparvi e di rivolgerci ai magistrati affinché accertino la legittimità sul piano giuridico di tutti i comportamenti posti in essere e degli atti adottati e alla cui decisione ovviamente ci atteremo», ha chiuso la presidente dell’associazione Gioco Immagine e Parole. Le associazioni sono state intimate a consegnare le chiavi entro venti giorni.
Dopo la pubblicazione del video l’associazione Nest Napoli est teatro ha preso le distanze dalla posizione adottata dall’associazione Gioco Immagine e Parole. L’associazione teatrale ha fatto sapere che ha intenzione di partecipare al bando pubblico del Comune di Napoli e che le attività all’interno dello spazio teatrale sono state garantite dal Comune di Napoli e proseguiranno come da programmazione.
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