Nel 2019 il Friuli ha stanziato 22 milioni di euro per abbattere le rette degli asili nido. Un provvedimento che ha portato al conseguente aumento del 41 per cento delle domande accolte. Le politiche per i più piccoli non viaggiano in egual misura in ogni regione. Secondo i dati Istat del 2019 i posti attivi sul territorio nazionale negli asili nido erano 13.145, dei quali il 51 per cento pubblici. I posti coprivano il 24,7 per cento dei potenziali utenti, quindi meno di uno su quattro. Sotto il 33 per cento fissato dall’Ue. La percentuale di copertura varia da regione a regione. Si va dal 47 per cento della Valle d’Aosta al 9 della Campania.

Nel novembre 2019 l’allora ministro dell’Economia Roberto Gualtieri aveva affermato che gli asili nido sarebbero stati gratuiti a partire da gennaio 2020. Non è stato così. Per qualcuno sì. Non grazie all’intervento del governo. E più che l’asilo nido è gratuita la baby sitter. Accade a Omegna, nel Verbano Cusio Ossola, dove il Comune pagherà una parte delle baby sitter alle famiglie i cui figli sono rimasti fuori dall’asilo nido. Il calcolo della cifra sarà effettuato in base all’Isee, come per i bambini che andranno al nido. Ognuna delle tredici famiglie interessate riceverà la differenza tra i 720 euro (costo mensile del bambino) e la retta che avrebbe pagato in base al reddito. Ad ogni famiglia andrà una cifra tra i 150 e i 300 euro mensili con cui dovrà dimostrare di pagare una baby sitter.

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Lo stanziamento complessivo per l’intero anno scolastico sarà pari a 40 mila euro. Nel frattempo si procederà con l’avvio dei lavori strutturali per l’ampliamento dagli attuali 50 ai 65 posti necessari.

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