Congedi equiparati per matrimonio e unione civile

Congedi equiparati per matrimonio e unione civile

Con la circolare n. 36/2022 l’Inps ha pienamente accolto le argomentazioni proposte dalle associazioni, estendendo l’accesso ai permessi e ai congedi

La Circolare Inps n. 38 del 2017 prevedeva che la parte di un’unione civile potesse ottenere sia il permesso di tre giorni che il congedo straordinario previsti dalla legge 104/92 e dal decreto legislativo 151/01 per assistere il compagno. Le due leggi non permettevano però di poter assistere il parente dell’altra parte dell’unione, come succede invece per il matrimonio. Nei mesi scorsi Fish, Rete Lenford – Avvocatura per i diritti Lgbti+, in collaborazione con Ledha, hanno avviato un’interlocuzione con l’Inps per la modifica concessoria dell’Istituto in merito a quanto sopra.

Per l’istituto previdenziale, il mancato richiamo nella legge 76/16, conosciuta come legge Cirinnà, dell’articolo 78 del Codice Civile precludeva la costituzione di un rapporto di affinità tra una parte dell’unione e i parenti dell’altra e di conseguenza ciò determinava l’impossibilità di riconoscere il permesso e il congedo. Le associazioni hanno segnalato all’Inps che tale conclusione era incompatibile con il divieto di discriminazione in ragione dell’orientamento sessuale e della disabilità di derivazione euro unitaria, come pienamente recepito nel nostro ordinamento dal decreto legislativo 216/03 e dalla legge 67/06.

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Con la circolare n. 36/2022 l’istituto previdenziale ha pienamente accolto le argomentazioni proposte dalle associazioni, estendendo l’accesso ai permessi e ai congedi previsti dalla legge 104/92 e dal decreto legislativo 151/01 anche ai lavoratori e alle lavoratrici omosessuali uniti civilmente che debbano prestare assistenza a una persona con disabilità parente dell’altra parte dell’unione. «Siamo particolarmente soddisfatti che questa circolare arrivi a sanare una doppia discriminazione, sia in ragione della disabilità che dell’orientamento sessuale. È il segno che la strada dell’interlocuzione collaborativa è l’unica che può consentirci di arrivare ad esiti positivi anche in materie delicate e complesse come queste», ha dichiarato il presidente di Fish, Vincenzo Falabella.

@dalsociale24

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