Conte bis, come lo vede l’Olanda

Conte bis, come lo vede l’Olanda

L’intervista al giornalista olandese Maarten val Aalderen

Questo mese di agosto sta segnando per l’Italia un radicale cambiamento al governo. Sono in corso le consultazioni tra il premier incaricato Giuseppe Conte ed i gruppi parlamentari. Si profila un governo tra M5S e Pd, dopo quello tra i grillini e la Lega. Come viene visto all’estero questo cambio di guardia al governo? lo abbiamo chiesto al giornalista olandese ed ex presidente dell’associazione della Stampa estera in Italia, Maarten van Aalderen.

Come viene visto all’estero, e in particolare dall’Olanda, questo cambio di guardia con il passaggio da un partito sovranista ad uno di centro sinistra in accordo con il M5S?
«Personalmente non trovo per nulla sbagliato in quello che il presidente Mattarella ha fatto. Nel momento in cui manca una maggioranza, è normale che il Capo dello Stato chiede la verifica se esiste un’altra maggioranza. Questo è accaduto già in passato varie volte. Inoltre, M5S e Lega non avevano fatto una coalizione precedentemente alle elezioni, ma si sono sentiti costretti a lavorare insieme dopo le elezioni. Quindi anche in questo caso si è creata una maggioranza in parlamento che non corrispondeva alle coalizioni delle elezioni. L’Italia è una democrazia parlamentare. Quello che conta è se esiste una maggioranza in parlamento che può sostenere un governo. Ora vedremo se ci sarà e quanto durerà».

Tu sei stato presidente della associazione della stampa estera in Italia. Vorrei dunque chiederti se, come immagino, hai avuto modo di confrontarti con i colleghi di altri Paesi e quale dato emerge rispetto a questo possibile cambio al governo.
«La nostra associazione conta alcune centinaia di colleghi ed è impossibile parlare a nome di tutti. Quello che posso dire è che molti colleghi della stampa estera sono di sinistra e hanno sentito solidarietà con i migranti. L’associazione della Stampa Estera ha invitato spesso organizzazioni non governative ai suoi incontri».

Una delle partite principali del nascente nuovo esecutivo si basa sulle politiche sociali. A partire dall’immigrazione. Secondo il tuo punto di vista quanto potrebbero cambiare rispetto al precedente governo, anche in vista del rapporto particolareggiato dei democratici con l’Unione europea?
«Per quanto riguarda l’immigrazione è evidente che l’Italia è stata lasciata da sola da altri Paesi europei. Gli altri paesi hanno tentato di avere il minor numero possibile di migranti. Sicuramente l’eventuale governo Conte bis modificherà in modo pesante i decreti Sicurezza. Difficile dirlo ora, ma mi sembra evidente».

Sul Reddito di cittadinanza?
«Per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza le opinioni sono diverse. Anche il premier Gentiloni aveva introdotto una cosa simile, cioè il Reddito di inclusione, ma ci sono comunque alcune differenze. Posso dire che esiste anche una forma del genere all’estero. In Olanda si chiama Bijstandsuitkering».

Ciro Oliviero

Redazione
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