Controluce – Letteratura e Totalitarismi è un dialogo sul post comunismo forgiato da racconti, fatti, ricordi intrappolati dietro la cortina di ferro
Nel 1995 lo scrittore polacco Gustaw Herling e la giornalista e scrittrice Titti Marrone dialogarono su Il Mattino sul post comunismo. A distanza di 27 anni quei dialoghi tornano disponibili grazie alla casa editrice Marotta&Cafiero. Martedì 10 maggio uscirà Controluce – Letteratura e Totalitarismi, il libro che riporta alla luce quei dialoghi che, il periodo storico che stiamo vivendo, rende incredibilmente attuali. Dialoghi che fanno riflettere sulle dittature che opprimono e hanno paura di scrittori e intellettuali.
Da Primo Levi a Ignazio Silone, fino alla Russia sovietica di Alexandr Solženicyn e Marina Cvetaeva. Le prigioni di Šalamov e Gor’kij. Il rapporto di Herling con Napoli e con Benedetto Croce. Controluce è un dialogo sul post comunismo forgiato da racconti, fatti, ricordi intrappolati dietro la cortina di ferro. Questa nuova edizione si arricchisce di un’appendice dedicata a Napoli, seconda patria dello scrittore polacco scomparso nel 2000 proprio nella città che lo aveva adottato.
«Una persona – scrive Titti Marrone nella prefazione – dalla vita complessa, segnata fortemente dal reclusione nel Gulag sovietico sul mar Bianco e dall’ostracismo intellettuale di cui le sue opere erano state fatte oggetto, eppure – continua la giornalista – capace di riflessioni assolutamente libere da pregiudizi, prive di qualsivoglia rancore, con un’assoluta, totale inclinazione naturale per quella religione della libertà teorizzata da Benedetto Croce», scrive la Marrone.
«Un libro in cui si racconta la libertà di espressione. In un mondo che orienta i popoli sempre più a silenziare le culture e mettere bavagli, i dialoghi tra Titti Marrone e Gustaw Herling mostrano la strada per uscire fuori da questo disorientamento», dichiara il direttore editoriale della Marotta&Cafiero, Rosario Esposito La Rossa.