La pubblicazione segue il filone sostenibile inaugurato dalla Marotta&Cafiero con la Legatoria Tonti attraverso la costituzione del Polo del libro di Napoli
Moby Dick di Melville è una pietra miliare della letteratura mondiale. Un testo che torna in stampa dopo 170 anni dalla prima pubblicazione grazie a Coppola, casa editrice napoletana gemella della Marotta&Cafiero. Rilevata proprio dal direttore editoriale della Rosario Esposito La Rossa e dall’attrice Maddalena Stornaiuolo nel 2016, Coppola ristampa Moby Dick in edizione limitata di 500 copie. Il testo, oltre ad essere impreziosito dalla meravigliosa traduzione di Cesare Pavese del 1941, segue il filone sostenibile inaugurato dalla Marotta&Cafiero con la Legatoria Tonti attraverso la costituzione del Polo del libro di Napoli.
L’edizione di Moby Dick di Coppola infatti è un capolavoro dell’artigianeria con una copertina cartonata in ecopelle bianca Skivertex Vicuana. In copertina è stata utilizzata la tecnica della punzonatura a secco colore blu elettrico dell’occhio del capodoglio disegnato dal finalista Premio Andersen, Vincenzo Del Vecchio. Mezzo cofanetto è cartonato con punzonature in blu realizzato a mano dall’antica Legatoria Tonti.
«Ogni volta che stampo un libro c’è un linguaggio segreto, dei messaggi in codice che pochi lettori percepiscono. C’è chi legge con gli occhi, chi ad alta voce e chi, come me, legge con le mani. Perché la materia parla, la materia racconta», scrive Esposito La Rossa in un post su Facebook. «La carta è la pelle della nostra cultura. Il tatto è un linguaggio universale che non ha bisogno di traduzioni. Le mani memorizzano e custodiscono messaggi emotivi tra le pieghe e le dita. Per me fare l’editore – racconta Rosario Esposito La Rossa – significa imparare a leggere e produrre un libro con tutti i sensi. Significa produrre un volume sensoriale, un libro sinestetico capace di mescolare le esperienze. La carta attiva i ricordi, scava candida dentro il passato».
«Prima di iniziare a leggere qualsiasi libro, chiudete gli occhi e toccate le pagine, annusate. Dopo guardate il punto di bianco, i segnalibri in raso, i capitelli. E mentre sfogliate pensate alla mani artigiane che hanno unito, rilegato, fatto libro la storia che vi apprestate a leggere. Quando comprate un libro ricordatevi che qualcuno che l’ha sognato», conclude Esposito La Rossa.
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