Un corridoio urgente per le persone con disabilità

Un corridoio urgente per le persone con disabilità

Il presidente della Federazione Italiana Superamento Handicap, Vincenzo Falabella, ha scritto al ministero degli Affari esteri, Luigi Di Maio

In Ucraina vivono circa 2,7 milioni di persone con disabilità. Per loro convivere con la guerra è ancor più difficile, ammesso che non lo sia per tutti. Scappare da un Paese sotto bombardamenti è assai complicato. Qualche giorno fa l’associazione europea Sindrome di Down aveva chiesto che fossero garantite protezione e sicurezza alle persone con sindrome di Down e con altre disabilità presenti in Ucraina. Ieri il presidente di Fish, Vincenzo Falabella, ha scritto al ministero degli Affari esteri, Luigi Di Maio, chiedendo «che venga dedicata una priorità ai corridoi umanitari per le persone con disabilità dell’Ucraina, a partire dai minori e dalle donne con disabilità grave». Fish aveva rivolto il medesimo appello al ministro per le Disabilità, Erika Stefani.

Falabella si è detto preoccupato per la situazione di conflitto in corso in Ucraina. Soprattutto in riferimento alle persone con disabilità che «vivono negli scenari di guerra la maggior condizione di vulnerabilità, ritrovandosi spesso senza i servizi e i supporti necessari a salvare la propria vita». La federazione si è appella «ai princìpi della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con disabilità, con il relativo impegno di ogni Paese per garantire il superiore interesse e la conseguente tutela dei diritti umani delle persone più vulnerabili». 

Fish si è detta disponibile ad ogni forma di collaborazione, per favorire l’attuazione di quanto richiesto, nel consentire l’arrivo in Italia alle cittadine e ai cittadini con disabilità dell’Ucraina.

@dalsociale24

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