L’analisi di Casamica che gestisce sei strutture di accoglienza, tra Milano, Lecco e Roma
Casamica accoglie le persone che si spostano per ricevere cure adeguate alle proprie patologie. Cure che nella propria regione non potrebbero ricevere in egual misura. La cosiddetta migrazione sanitaria. Sono sei le strutture di accoglienza tra Milano, Lecco e Roma. Per un totale di 200 posti letto. Nel 2019 sono state circa 7 mila le persone ospitate. Nel 2020 poco più della metà. Un dimezzamento della migrazione sanitaria che, secondo l’analisi dell’associazione, sarebbe la fotografia dell’intero panorama nazionale e non solo delle strutture di Casamica. Prima della pandemia il Censis stimava che ogni anno quasi un milione e mezzo di italiani si sposta per ragioni sanitarie.
Il motivo di questo drastico dimezzamento è l’emergenza sanitaria da Covid-19. Molte persone non si sono spostate per sottoporsi a visite, controlli e cure che non fossero vitali. Alcune hanno preferito, anche in caso di situazione gravi, non allontanarsi troppo da casa. Soprattutto nella fase più acuta dell’epidemia da Covid-19. Molte altre visite sono state cancellate delle stesse strutture sanitarie proprio per la necessità di riconvertire alcuni reparti degli ospedali in Covid center. Per Casamica, il calo degli spostamenti potrebbe creare un accaballamento nel prossimo futuro, tra le persone che hanno rimandato le visite e quelle nuove che dovranno sottoporvisi.
Per far fronte a questo possibile problema l’associazione ha lanciato la campagna sms solidale “CasAmica onlus, ancora più accoglienza”. Con i fondi raccolta Casamica intende realizzare una struttura di accoglienza di quattro piani a Segrate per quanti migrano per ragioni sottoporsi a visite mediche od interventi. La struttura sorgerà a poca distanza dall’Istituto Nazionale dei Tumori, dall’Istituto Neurologico Carlo Besta e dall’Ircss Ospedale San Raffaele di Milano.
@dalsociale24