Il settore principale è il commercio al dettaglio con 161 mila attività
A fine giugno le imprese presenti sul territori italiano gestite da stranieri hanno superato la quota 600mila. Una su dieci. L’impennata si è registrata nel secondo trimestre con 6800 nuove imprese. Un incremento dell’1,1 per cento rispetto al primo trimestre dell’anno. Mezzo punto percentuale in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo quanto emerge dal rapporto di Unioncamere e InfoCamere.
In 8 regioni rappresentano oltre il 10 per cento delle attività presenti sul territorio. Il 40 per cento delle imprese è presente nelle grandi province. La prima è Roma con oltre 69 mila attività. A crescere maggiormente nel periodo evidenziato dal rapporto sono state Brindisi con un +3,1 per cento, Taranto che ha registrato una crescita di 2,9 punti percentuali e Terni (+2,8%).
Il settore principale è il commercio al dettaglio con 161 mila attività. Seguono i lavori di costruzione specializzati (113 mila). In questi settori, così come nella fabbricazione di articoli in pelle e nelle attività di servizi per paesaggio ed edifici, le imprese straniere sono 1 su 5. Presenti in numero elevato anche le imprese che si occupano di servizi di ristorazione (47 mila). Nel confezionamento di articoli di abbigliamento (17 mila attività) e nelle telecomunicazioni (3400 attività) le imprese straniere raggiungono un terzo del totale.