Di fronte a tali segnali è fondamentale pretendere una risposta decisa e forte da parte di tutta la politica e delle istituzioni
Sono giorni frenetici quelli che da un paio di settimane, in lungo e in largo in Campania stanno vivendo i responsabili, gli attivisti e i tantissimi volontari delle varie realtà impegnate nel contrasto al degrado sociale dei nostri territori in cui storicamente affonda le radici la camorra. Un impegno teso a rinnovare il ricordo delle vittime innocenti delle mafie in occasione dell’imminente celebrazione della XXVII Giornata nazionale della memoria e dell’impegno promossa da Libera e Avviso Pubblico, che quest’anno si svolgerà a Napoli il prossimo 21 marzo. Un impegno scosso fortemente da due recenti gravi avvenimenti, ultimo dei quali poche ore fa, che nel pieno dei preparativi per tale celebrazione assumono contorni ancora più preoccupanti.
Sono passate pochissime ore dalle manifestazioni di solidità e dalla notizia della scorta assegnata al comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, oggetto di pesanti minacce che nei giorni scorsi si sono concretizzate con l’affissione di manifesti funebri recanti l’annuncio della sua morte, che le comunità a nord di Napoli hanno dovuto registrare un ulteriore segnale lanciato verosimilmente dalla criminalità contro il movimento di protesta che da alcuni mesi sta animando i comuni dell’area Nord di Napoli nell’impegno contro la camorra.
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La bomba carta esplosa stanotte davanti al cancello della chiesa di San Paolo Apostolo al Parco Verde di Caivano, quella in cui è parroco don Maurizio Patriciello, infatti sembra essere l’ennesimo monito, piuttosto inquietante, della vigliaccheria con cui la criminalità sembra voler alzare l’asticella della strategia intimidatoria per zittire l’impegno di Maurizio e con esso di quel popolo che non ci sta a vedere le proprie comunità ricattate dai criminali e dal degrado sociale in cui gli stessi vogliono ulteriormente precipitarle.
Di fronte a tali segnali, specie in un momento di forte crisi socio economica che agli strascichi delle conseguenze dell’emergenza sanitaria sta pericolosamente vedendo la somma degli effetti innescati della guerra in Ucraina, è fondamentale mettere da parte ogni forma di retorica e pretendere una risposta decisa e forte da parte di tutta la politica e delle istituzioni. Domattina alle 10 di domani davanti alla parrocchia San Paolo Apostolo del Parco Verde di Caivano la comunità antimafia si riunirà per esprimere solidarietà e vicinanza a don Maurizio.
@VinsViglione