Ne ha parlato in Aula durante il dibattito sulla proposta di legge sul sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico
Nel 2019 la popolazione era di 60,4 milioni. Oltre 400 mila cittadini in meno negli ultimi cinque anni. Ed invecchia sempre più. A fronte del 13 per cento che ha meno di 14 anni, c’è il 22 per cento di over 65. A rivelarlo il rapporto annuale Istat sulle prospettive demografiche. Dal documento emerge inoltre che in Italia si fanno meno figli. Nel 2018 sono stati iscritti in anagrafe 439 mila bambini. L’anno precedente erano stati 457 mila. Dieci anni prima 579 mila.
Il numero medio di figli per donna è 1,29. Nel 2010 era 1,46. Sale anche l’età media che arriva a 32, rispetto a 31,2 dell’anno precedente. «A questi dati certo contribuiscono, con tutta evidenza, una serie di fattori di cambiamento culturale, economico e sociale del Paese, con cui dobbiamo necessariamente fare i conti e su cui siamo chiamati a costruire politiche del tutto nuove», ha detto in Aula durante il dibattito sulla proposta di legge sul sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico la deputata di Italia Viva Michela Rostan.
A contribuire in maniera importante alla natalità sono le donne straniere. Il 20 per cento dei nati nel 2019 ha una madre straniera. Di questi 85 mila bambini circa 63 mila hanno anche il padre straniero. Nel 2018 i nati da cittadine straniere erano stati in 91 mila. Circa un migliaio in meno del 2017. 67 mila di questi bambini hanno anche il padre straniero.
Per la vice presidente della commissione Affari sociali alla Camera per contrastare la crisi di natalità è necessario puntare sul Family Act. «In tanti nemmeno conoscono tutte le opportunità che questo straordinario strumento offre loro per fronteggiare tutte le difficoltà pre e post Covid19. Un provvedimento che abbina le politiche della famiglia a quelle della parità di genere», ha detto la Rostan.