Uscito nelle sale il 21 marzo il film da oggi sarà a Palermo
Trentacinque anni, un lavoro che le piace, amici e colleghi che le vogliono bene. Questa è Dafne, interpretata dall’esordiente Carolina Raspanti nel film di Federico Bondi. Dafne è anche una ragazza con la sindrome di down che vive con i genitori. Gli equilibri familiari saltano dopo l’improvvisa scomparsa della madre. Non solo il lutto. Dafne deve sostenere Luigi, suo padre, sprofondato nella depressione.
Il film, patrocinato dalla Associazione Italiana Persone Down, ha vinto il premio Fipresci nella sezione Panorama dell’ultima Berlinale. Realizzato grazie a Vivo film e Rai Cinema, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, il film racconta la storia di una ragazza che, grazie alla propria determinazione e consapevolezza, riesce a superare le difficoltà.
«Qualche anno fa – racconta il regista Federico Bondi – vidi alla fermata dell’autobus un padre anziano e una figlia con la sindrome di Down che si tenevano per mano. Fermi, in piedi, tra il via vai di macchine e passanti mi apparvero come degli eroi, due sopravvissuti. Dafne nasce da questa immagine-emozione, la scintilla che mi ha spinto ad approfondire».
Per i produttori Marta Donzelli e Gregorio Paonessa Dafne non è solo un film sulla sindrome di Down, ma «una piccola storia raccontata dal punto di vista unico della sua protagonista, portatrice di quella sindrome. Una giovane donna piena di risorse, pronta ad affrontare il cambiamento con un’incredibile forza». Uscito nelle sale italiane il 21 marzo, giornata mondiale delle Persone con Sindrome di Down, il film è a Palermo da oggi.