Dopo l’approvazione nelle commissioni Bilancio e Cultura al disegno di Legge per la promozione del libro e della lettura manca solo il voto dell’Aula
Sta per vedere la luce il disegno di Legge per la promozione del libro e della lettura. Dopo il via libera delle commissioni Bilancio e Cultura del Senato manca solo il voto dell’Aula. Respinti in 7ima commissione gli emendamenti delle opposizioni che per questo hanno deciso di astenersi dal voto. Questo non si tradurrà per forza di cose in un mancato voto a Palazzo Madama. La proposta a prima firma della deputata del Pd Flavia Piccoli Nardelli è la sintesi di cinque proposte di diverse forze politiche.
Ad AgCult Flavia Piccoli Nardelli si è detta «felice di questo risultato che premia il lavoro fatto su un tema così delicato da tantissimi soggetti: librai, editori, bibliotecari, parlamentari, lettori che hanno sostenuto questo progetto di legge e hanno riconfermato l’importanza della lettura come base di una corretta vita democratica».
Il presidente dell’Associazione Italiana Editori, Ricardo Franco Levi si è detto invece preoccupato «per il possibile grave impatto che questa avrà sul mercato e su tutti gli operatori. Drasticamente riducendo lo spazio di manovra sul prezzo dei libri a disposizione dei punti vendita, a pagare saranno principalmente i lettori e le famiglie».