De Magistris si prepara alle prossime elezioni europee. Non sarà candidato. Forse solo come capolista per tirare acqua al mulino della lista a lui collegata. Il nostro è un progetto che va «contro un’Europa dei muri e del filo spinato». L’ex magistrato non ha chiuso le porte ad una sua diretta candidatura alla guida della Regione Campania. Una strada da percorrere in alternativa alle destre. Ma non ha chiuso le porte ad un’alleanza con il M5S.

«Siamo la prima città per presenza turistica. Anche il crimine guarda al turismo. Sia per ripulire il denaro sporco che per il racket. Ma non ci faremo fermare. La città vuole reagire», ha detto il primo cittadino di Napoli.

De Magistris è stato tra i primi a scendere in campo contro le politiche anti immigrazione del governo. «Se non ci fosse stata la grande mobilitazione di Palermo, Napoli e tanti altri comuni e associazioni, il governo sulla posizione della Sea Watch 3 sarebbe rimasta granitica. Abbiamo prodotto una spaccatura nel governo», ha dichiarato al forum dell’Ansa Luigi De Magistris, ricordando la commozione provata nel leggere le migliaia di mail a sostegno dei migranti giunte sull’apposita casella creata dal Comune di Napoli. «Napoli è in prima linea contro un governo disumano». La questione migranti è al centro dell’agenda politica dell’ex magistrato che anche al forum dell’Ansa ha sottolineato che «abbiamo proposto più volte di distribuire i migranti sul territorio nazionale attraverso i progetti Sprar, ma con le politiche del governo ci sarà meno integrazione. Temo che con questa legge ci sarà meno coesione, più odio sociale».

Al sindaco è stato chiesto anche del suo rapporto col presidente della Camera Roberto Fico con cui «ci accomunano delle sensibilità. Su questi temi non è sufficiente limitarsi a prendere le distanze da certe parole. Si rischia una deriva sul piano dei diritti, mentre ci sono persone che muoiono in mare».