12 detenute a scuola di cucina a Modena

12 detenute a scuola di cucina a Modena

Il progetto riprenderà con un nuovo corso a settembre

Lo scorso aprile era partito a Modena il progetto “La Cucina senza confini” per sostenere il reinserimento sociale e professionale di dodici detenute del Carcere Sant’Anna di Modena. Il cibo al centro del progetto quale mezzo di condivisione. Ma anche occasione di conoscenza per acquisire nuove competenze professionali.

Per il presidente del consorzio Modena a Tavola, Stefano Corghi, il progetto ha avuto successo grazie alla collaborazione di tutti. A partire dalle detenute, che, «con il loro entusiasmo e il desiderio di imparare e applicare le nuove nozioni acquisite, ci hanno piacevolmente sorpreso, tanto che a tre di loro sarà data la possibilità di partecipare ad uno stage in uno dei locali aderenti al Consorzio», ha detto Stefano Corghi.

Il corso ha previsto l’acquisizione di competenze in vari ambiti della ristorazione. Dalle pulizie alla gestione del magazzino. Dal
trattamento degli ingredienti alle norme igenico sanitarie. Dalla
preparazione dei tagli su carne e pesce alla preparazione della pasta fatta
a mano e dei dolci. A supportare le detenute cinque chef di altrettanti ristoranti aderenti al consorzio Modena a Tavola.

L’iniziativa, partita nel 2017 su iniziativa dell’allora assessore alle Pari opportunità del Comune di Modena, Irene Guadagnini, è stata premiata e finanziato dal dipartimento alle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Come ha confermato il presidente del consorzio Modena a Tavola il progetto riprenderà con un nuovo corso a settembre.

Redazione
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