Il progetto di ActionAid cofinanziato dal Programma diritti, uguaglianza e cittadinanza 2014-2020 dell’Unione europea
I discorsi d’odio trovano terreno fertile soprattutto tra gli adolescenti. E proprio da loro è necessario partire per contrastare questo fenomeno. Come prova a fare Dialect, il progetto di ActionAid che punta a costruire comunità fondate sul rispetto reciproco attraverso il calcio. Il progetto è cofinanziato dal Programma diritti, uguaglianza e cittadinanza 2014-2020 dell’Unione europea.
Un po’ diverso dallo sport al quale siamo abituati. Il torneo si disputerà con la metodologia Football3. Niente arbitri né allenatori. Le regole vengono decise in campo dalle squadre assieme ai mediatori delle comunità. A vincere la gara non è chi segna il maggior numero di reti. Vince chi ottiene il maggior numero di punti in base alle regole fissate. Un metodo che aiuta a promuovere il fair play.
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Quattro i Paesi coinvolti. Oltre l’Italia ci sono Grecia, Serbia e Ungheria. Ad ospitare la competizione sarà la Campania, dove si incontreranno 150 adolescenti, con background migratorio e non. Le attività si svolgeranno principalmente nella città di Napoli. Ma anche nell’area flegrea e sul litorale Domizio, in provincia di Caserta.